Ci sono penali se cambio il mio fornitore di luce o gas?

Quando posso cambiare il fornitore energetico senza pagare nulla

La pratica del cambio del fornitore di luce e gas è diventata abbastanza comune, ma a causa della relativa novità della liberalizzazione del mercato e della complessità delle offerte e della burocrazia, c’è ancora molta confusione e disinformazione. In questa guida esamineremo le regole principali di questo mercato, come capire se ci sono delle penali da pagare e come effettuare in modo semplice il cambio del fornitore di luce e gas.

Cosa prevede la legge

Il settore energetico è regolamentato dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, e una delibera specifica chiarisce in modo inequivocabile le modalità di disciplina delle penali per il cambio del fornitore di energia elettrica:

“La legge n.248/06 ha convertito, con modificazioni, il decreto legge 4 luglio 2006, n. 223, il cui articolo 10, comma 2, prevede che ‘In ogni caso, nei contratti di durata, il cliente ha sempre la facoltà di recedere dal contratto senza penalità e senza spese di chiusura’.”

Dalla presenza di questa delibera, è evidente che è possibile cambiare il fornitore di energia elettrica senza essere soggetti a penali. Idem per il cambio del fornitore gas: si può cambiare in qualsiasi momento, senza penali quando decidi di lasciare il vecchio fornitore. Inoltre, non è prevista alcuna interruzione delle forniture di energia elettrica o gas.

Quando vengono applicate penali

Coloro che desiderano interrompere il contratto di fornitura di gas e luce per passare a un nuovo fornitore non dovranno fare altro che sottoscrivere il nuovo contratto. In questo caso, sarà compito del nuovo fornitore gestire la disdetta e contattare quello precedente per comunicare il cambio avvenuto. Nel caso di interruzione del contratto per cambio fornitore, il cliente non sarà tenuto a pagare alcuna penale al fornitore precedente.

Il nuovo fornitore è, per legge, obbligato a inviare la comunicazione di recesso al vecchio entro il decimo giorno del mese precedente l’inizio della nuova fornitura. Di solito, non vengono applicate penali per richieste anticipate di recesso dal contratto di fornitura, poiché si cerca sempre di garantire la protezione del consumatore. Tuttavia, è fondamentale rispettare il preavviso massimo di un mese per evitare spiacevoli sorprese.

Vi è un’eccezione in cui il cliente potrebbe essere chiamato a pagare una penale al vecchio fornitore a cui ha richiesto la cessazione del contratto di gas e luce. Se il nuovo fornitore, con il quale è stato stipulato il nuovo contratto, non rispetta i tempi per comunicare il recesso al fornitore precedente, quest’ultimo potrebbe rivalersi sul cliente.

Come Cambiare Gestore?

Il processo di cambio gestore, noto anche come switch, è più semplice di quanto possa sembrare. Può essere effettuato tramite una telefonata o online, e non comporta modifiche tecniche all’impianto elettrico o al contatore. Inoltre, non ci sono vincoli contrattuali, e sei libero di tornare al Servizio di Maggior Tutela quando lo desideri.

Le modalità e le tempistiche del cambio sono regolate dall’ARERA per garantire una procedura agevole e concorrenziale tra i vari gestori. Ecco come procedere:

  1. Raccogliere i Documenti Necessari
    • Dati dell’intestatario del contratto (nome, cognome, codice fiscale).
    • Dati di fornitura (indirizzo, codice POD per l’elettricità, PDR per il gas).
    • Recapito telefonico e/o indirizzo email.
    • Codice IBAN per l’eventuale domiciliazione bancaria (SDD).
  1. Avviare la Procedura
    • Contattare il nuovo gestore telefonicamente o online.
    • Fornire i documenti richiesti e completare la procedura di sottoscrizione del nuovo contratto.
    • Il nuovo gestore comunicherà al precedente la chiusura del vecchio contratto.
  1. Tempistiche
    • Il cambio diventa effettivo dal primo giorno del mese successivo.
    • Il cliente domestico impiega da uno a due mesi, mentre il cliente non domestico da uno a tre mesi, a seconda del mercato di provenienza.
  1. Costi del Cambio
    • Gratuito per passaggi da Mercato Tutelato a Mercato Libero o tra gestori del Mercato Libero.
    • Nel passaggio da Mercato Libero a Mercato Tutelato, può esserci un addebito di 16€ per il contratto.
  1. Pagamento dei Debiti Residui
    • In caso di bollette non pagate con il fornitore precedente per più di 6 mesi, il nuovo gestore potrebbe addebitare un corrispettivo di morosità (Cmor).
    • Il Cmor sarà trasferito al nuovo fornitore e riscosso tramite la bolletta, ma non annulla il debito, che deve essere regolarmente saldato.

Documenti Necessari e Costi Associati

In fase di sottoscrizione del nuovo contratto, è essenziale avere a disposizione:

  • Documento d’identità valido.
  • Codice fiscale valido.
  • Bolletta del precedente fornitore.
  • Codice POD per l’elettricità e PDR per il gas.
  • Codice IBAN, se si desidera attivare la domiciliazione bancaria.

I costi associati al cambio di fornitore sono generalmente gratuiti per il Mercato Libero, con l’eccezione di eventuali addebiti per il cambio verso il Mercato Tutelato.

Conclusioni

Il cambio di fornitore di luce e gas è un processo semplice che offre opportunità significative di risparmio e non prevede penali. La concorrenza tra i gestori nel Mercato Libero permette ai consumatori di scegliere le offerte più convenienti e di personalizzare la propria esperienza energetica.

Per sfruttare al meglio questa possibilità, è consigliabile confrontare regolarmente le offerte disponibili e valutare il cambio di fornitore quando si presentano opportunità più vantaggiose. Una gestione consapevole delle spese energetiche contribuirà a migliorare la tua situazione finanziaria ed a garantire un servizio di qualità.