Crediti di imposta e altre misure contro il caro-energia
Il panorama energetico italiano si è arricchito di nuove disposizioni grazie al recente Decreto Bollette, il quale amplia e prolunga i crediti d’imposta legati all’energia per imprese e famiglie. Questo provvedimento si propone di adeguare la disciplina delle agevolazioni tariffarie, specialmente per le imprese a forte consumo di energia elettrica, alle nuove normative europee in materia di aiuti di Stato per il clima, l’ambiente e l’energia del 2022.
Agevolazioni per Imprese Energivore
Le agevolazioni si rivolgono alle imprese con un consumo annuo di energia elettrica non inferiore a 1 GWh, operanti nei settori a rischio o ad alto rischio di rilocalizzazione, individuati dalle normative europee o considerati tali in base a specifici parametri. Per le imprese di altri settori che erano già beneficiarie del precedente regime di aiuti, è stata prevista una disciplina transitoria, con il riconoscimento di agevolazioni tariffarie in diminuzione nel tempo.
L’entità delle agevolazioni riconosciute alle imprese energivore assume la forma di un’esenzione parziale dal pagamento della componente degli oneri generali legati al sistema elettrico, destinata al sostegno delle fonti rinnovabili. Inoltre, vengono previste premialità per le imprese che coprono almeno il 50% del proprio consumo di energia elettrica con fonti a basso impatto ambientale, che non emettono carbonio.
Crediti d’Imposta e Misure Contro il Caro Energia
Questo decreto si inserisce in un contesto più ampio di misure volte a contrastare il caro energia in Italia. Particolare attenzione è stata riservata ai crediti d’imposta energia, con la legge di bilancio che ha incrementato il tax credit per bar, ristoranti e piccole attività economiche. Inoltre, sono stati aumentati i crediti d’imposta per le imprese energivore e gasivore, prolungato l’azzeramento degli oneri generali di sistema nel settore elettrico e introdotto un incentivo, gestito da Terna, per la riduzione dei consumi di energia elettrica.
Proroga dei Crediti d’Imposta con il Nuovo Decreto Bollette
Con il nuovo decreto bollette, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 marzo e in vigore dal giorno successivo, si estende la vita dei crediti d’imposta energia per imprese e famiglie fino al 30 giugno 2023. Per le imprese energivore, il credito d’imposta è del 45% per il primo trimestre 2023 e del 20% per il secondo trimestre, a condizione che, nei primi tre mesi dell’anno, abbiano registrato un aumento del prezzo delle bollette di luce e gas superiore al 30% rispetto al primo trimestre del 2019.
Le imprese gasivore, per usi diversi da quelli termoelettrici, godono di un credito del 45% per il primo trimestre 2023 e del 20% per il secondo trimestre, sempre in presenza di un aumento del prezzo delle bollette superiore al 30% rispetto al primo trimestre del 2019.
Beneficiari delle Agevolazioni
I beneficiari di queste agevolazioni sono sia le imprese energivore che gasivore, ovvero aziende che necessitano di considerevoli quantità di energia elettrica e gas naturale per svolgere le proprie attività. Le imprese “energivore” sono caratterizzate da un consumo medio di energia elettrica di almeno 1 GWh/anno, appartenendo a settori specifici indicati dalle Linee guida della Commissione Europea. Allo stesso modo, le imprese “gasivore” devono rispettare requisiti specifici, come un consumo medio di gas di almeno 1 GWh/anno e l’appartenenza a settori indicati dalle disposizioni del Decreto Ministeriale.
Conclusione: Incentivi per un Settore Energetico Più Sostenibile
Il decreto bollette rappresenta un passo significativo verso un settore energetico più sostenibile in Italia. Le agevolazioni mirate alle imprese energivore e gasivore incentivano l’adozione di pratiche più eco-friendly, premiando coloro che investono in fonti di energia a basso impatto ambientale. Questo quadro normativo complessivo riflette l’impegno del governo italiano nel promuovere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio e la creazione di un ambiente più sostenibile per le imprese e i cittadini.