La tipica installazione di energia solare richiede l’accesso a un tetto privato e un budget elevato. Tuttavia oggi è possibile installare dei pannelli solari nei nostri balconi, collegati ad un inverter ed, eventualmente, ad accumulatori. Un ostacolo comunemente pensato per l’energia solare è che non tutti vivono in un’abitazione unifamiliare con accesso a un tetto privato. Coloro che risiedono in condomini hanno poche possibilità di raccogliere energia solare con un sistema convenzionale montato sul tetto. Inoltre, il tetto diventerebbe presto troppo affollato per coprire il consumo di energia elettrica di tutte le utenze, un problema che aumenta con l’aumentare dei piani in un edificio.
Produrre energia sul balcone di casa
Per tutti questi utenti la buona notizia è che oggi esistono soluzioni per rendere possibile i loro sogni di un futuro più verde. La corrente continua generata dai pannelli solari viene convertita in corrente alternata con un inverter. Ora hai la possibilità di fornire l’elettricità generata alla rete di casa o di utilizzarla per il tuo consumo installando batterie di accumulo.
Quindi non è più un ostacolo se non si dispone di quella terrazza o spazio a terra, i pannelli solari fotovoltaici possono essere installati anche sul balcone, sul limo delle finestre e sulle ringhiere a condizione che si ottenga un’ampia luce solare.
Da qualche anno, infatti, c’è un nuovo prodotto sul mercato di cui tutti parlano: piccoli pannelli solari, a volte solo un singolo pannello solare, che devi semplicemente collegare alla presa a muro. Il pannello solare ha un inverter integrato e lo si utilizza per soddisfare il proprio “carico di base” interno.
Ad esempio, un singolo pannello solare con una potenza di 220 W può produrre regolarmente 150 W per diverse ore al giorno, abbastanza per soddisfare la domanda di tutti i tuoi dispositivi domestici in standby e possibilmente anche del frigorifero quando entra in funzione.
Il risparmio con un tipico impianto fotovoltaico da balcone
La famiglia italiana media consuma circa 2.700 chilowattora di elettricità in un anno, equivalente a un consumo costante di 310 W, quindi una tale famiglia potrebbe facilmente spazzare via parte del suo consumo di carico di base con un singolo pannello.
Il nuovo prodotto è particolarmente interessante perché apre il fotovoltaico a un nuovo segmento di mercato; non è più necessario possedere il proprio tetto o affittare quello di qualcun altro: basta appendere il pannello solare al balcone o alla parete esterna e collegarlo a una presa di corrente.
Se l’impianto è installato su un terrazzo o su un tetto orientato verso sud e inclinato di circa 30°, la produzione di energia ed il risparmio sono elevati. Infatti, un piccolo impianto FV da 500 W in Italia può produrre qualcosa come 550 kWh annui al nord e 750 kWh annui al sud.
Considerato un valore di 25 centesimi a kWh, si tratta di 130 euro risparmiati al nord e 180 euro al sud Italia, il che significa che il prodotto si ripaga da solo entro pochi anni. Ma il tempo di recupero dell’investimento può essere anche più ridotto se le tariffe al dettaglio continuano a salire.
Ricordarsi sempre di fare attenzione alla sicurezza
Nei Paesi Bassi, è possibile collegare fino a quattro pannelli con una potenza nominale totale fino a 600 W senza ulteriori indugi. Allo stesso modo, nessuno nella Repubblica Ceca o in Svizzera ha problemi con i balconi solari. E più di recente sono sbarcati anche in Germania e in Italia.
Tuttavia, occorre tenere presente che il generatore di corrente è dietro i fusibili domestici, quindi c’è ancora corrente nelle linee anche in caso di interruzione. I generatori di energia devono garantire la sicurezza tecnica e le regole tecnologiche generali generalmente applicabili devono essere rispettate.
Le linee elettriche domestiche sono progettate per gestire 20 A, ed i fusibili arrivano fino a 16 A, lasciandoci 4 A di margine di manovra. I cavi non iniziano a scaldarsi fino a quando non si superano i 20 A, ma i microinverter nei pannelli plug and play producono solo 1 A.
Potenza tipica di un piccolo sistema FV plug and play
Dunque, anche se le i cavi sono completamente pieni di corrente assorbita, hai ancora 3 A di margine di manovra. Se superi tali valori lo fai a tuo rischio e pericolo. Perciò, i 600 W consentiti nel caso olandese potrebbero essere un buon compromesso accettabile anche per la sicurezza.
L’apparato Sun Plug and Play di Enel Xtanto propagandato sul web, purtroppo, produce solo 350 W, un po’ pochini per essere realmente utile. Ma per fortuna ve ne se sono anche di più potenti, basta fare una ricerca online. Si possono installare in maniera facile e veloce sul balcone di casa. Potete scegliere se attaccarli sulla ringhiera o, meglio ancora, metterli sul terrazzo del balcone.
Ricordo che i pannelli fotovoltaici non hanno bisogno, necessariamente, di avere un carico, a differenza dei generatori eolici. Se cortocircuiti un pannello solare, esso cesserà di produrre energia, per quanto ciò possa sembrare controintuitivo. In caso di cortocircuito, infatti, scorre una corrente ma senza tensione. La potenza è data da P = I x V. Ma poiché V è zero, lo è anche la potenza.
Sistemi FV plug and play “intelligenti” gestibili da smartphone
Gli impianti fotovoltaici plug and play vengono forniti, naturalmente con tutto il necessario per installare il tuo primo impianto solare a casa. Nessun elettricista e nessuna autorizzazione necessaria: tutto ciò di cui hai bisogno è una presa di corrente standard.
Nei sistemi “intelligenti” un’app si connetterà ad esso utilizzando il Wi-Fi di casa e ti permetterà di gestirlo da qualsiasi parte del mondo. Questi prodotti sono stati progettati con semplicità ed eleganza in mente, per quegli abitanti delle città e gli affittuari, che pensavano che il solare non fosse per loro.
Usa la tua creatività per installarli praticamente ovunque. Con le loro dimensioni e peso minimi, sono l’ideale per l’installazione su balconi o recinzioni. Inoltre funge anche da pannello solare ultra portatile per un camper o per un pacco batterie. Un solo pannello solare può produrre il 20% del tuo consumo annuo di energia e l’installazione richiede tipicamente meno di 20 minuti.
Ovviamente, ti potresti chiedere se puoi usare più di un tale impianto, in un ottica modulare. In realtà, molto della risposta dipende dalla potenza dell’impianto. Inoltre, il suggerimento generale è non collegare più di un impianto plug and play in una stessa zona dell’impianto elettrico della casa, poiché i cavi di casa non possono sopportare più di 20 A, quindi non è il caso di rischiare degli incendi.