L’attività commerciale è intrinsecamente legata alla capacità di promuovere la vendita di beni e servizi, che può essere svolta da figure professionali specifiche come gli agenti e i rappresentanti di commercio. Tuttavia, esiste una distinzione fondamentale tra queste due figure, sia nel ruolo che svolgono che nei requisiti necessari per esercitare legalmente l’attività. Esaminiamo nel dettaglio le differenze tra agente e rappresentante di commercio, evidenziando le loro responsabilità, le modalità di retribuzione e i requisiti professionali.
Definizione di Agente e Rappresentante di Commercio:
- Agente di Commercio: È colui che viene incaricato da una o più imprese di promuovere la conclusione di contratti in una o più zone specifiche. L’agente di commercio promuove attivamente la vendita dei prodotti o dei servizi dell’azienda mandante, senza però sostituirsi ad essa nella conclusione dei contratti.
- Rappresentante di Commercio: È colui che, munito di mandato, conclude affari in nome e per conto della ditta mandante. Il rappresentante commerciale ha la facoltà di concludere contratti a nome dell’azienda, agendo in completa autonomia e sostituendosi all’azienda stessa nelle trattative e nella firma dei contratti.
Requisiti Professionali:
Per poter svolgere l’attività di agente o rappresentante di commercio, sono richiesti specifici requisiti personali, morali e professionali. Tali requisiti includono:
- Diploma o Laurea: È necessario possedere un diploma di scuola secondaria di secondo grado ad indirizzo commerciale o una laurea in materie economiche e giuridiche, oppure aver acquisito un’esperienza lavorativa di almeno due anni negli ultimi cinque.
- Corso Professionale: È richiesto aver frequentato con esito positivo un apposito corso professionale istituito o riconosciuto dalle autorità competenti.
Incompatibilità:
Entrambe le figure, agente e rappresentante di commercio, sono soggette a restrizioni riguardanti l’incompatibilità con altre attività lavorative. In particolare, non possono svolgere un’attività dipendente presso persone, associazioni od enti pubblici e privati, ad eccezione dei pubblici dipendenti in regime di part-time non superiore al 50%.
Modalità di Avvio dell’Attività:
Per avviare l’attività di agente o rappresentante di commercio, è necessario presentare una pratica telematica al Registro delle imprese, allegando la Segnalazione Certificata di Inizio attività, compilata utilizzando il modello ARC (Agenti e rappresentanti di commercio). È inoltre necessario allegare la dichiarazione sostitutiva della certificazione antimafia e seguire le istruzioni per la compilazione e l’invio della pratica.
Responsabilità Contrattuale e Rappresentanza Legale:
La distinzione tra agente e rappresentante di commercio risiede principalmente nella natura della loro relazione con l’azienda mandante e nei poteri che hanno nel concludere contratti. Mentre l’agente di commercio agisce come intermediario nella ricerca di potenziali clienti e nella promozione della conclusione dei contratti, senza tuttavia assumere una responsabilità diretta nella loro conclusione, il rappresentante di commercio ha la facoltà di concludere contratti direttamente in nome e per conto dell’azienda mandante.
Questa differenza ha implicazioni significative sulla responsabilità contrattuale e sulla rappresentanza legale. Il rappresentante di commercio, agendo in nome e per conto dell’azienda mandante, assume una responsabilità diretta nei confronti dell’azienda per gli accordi e i contratti conclusi. Ciò significa che l’azienda è legalmente vincolata dagli accordi conclusi dal rappresentante e ha la facoltà di far valere i propri diritti e interessi attraverso il rappresentante.
Al contrario, l’agente di commercio non agisce in nome e per conto dell’azienda, ma piuttosto come suo intermediario. Pertanto, l’azienda non è legalmente vincolata dagli accordi conclusi dall’agente, a meno che non abbia conferito al medesimo una rappresentanza specifica o una procura per concludere contratti in suo nome. In questo caso, l’agente assume una posizione simile a quella del rappresentante di commercio e l’azienda è legalmente vincolata dagli accordi conclusi dall’agente.
Modalità di Retribuzione:
Un’altra distinzione significativa tra agente e rappresentante di commercio riguarda la modalità di retribuzione. Mentre entrambi possono essere retribuiti attraverso provvigioni, il meccanismo di calcolo e l’entità delle provvigioni possono variare in base al ruolo e alle responsabilità dell’individuo.
L’agente di commercio, che agisce principalmente come intermediario nella ricerca di potenziali clienti, è spesso retribuito con provvigioni basate sul volume di affari generato o sulla quantità di vendite concluse. Tuttavia, poiché l’agente non assume una responsabilità diretta nella conclusione dei contratti, le provvigioni possono essere soggette a condizioni e clausole specifiche stabilite nel contratto di mandato.
D’altra parte, il rappresentante di commercio, che ha la facoltà di concludere contratti direttamente in nome e per conto dell’azienda mandante, può essere retribuito con provvigioni basate sul valore dei contratti conclusi o sul volume di affari generato. Poiché il rappresentante assume una responsabilità diretta nei confronti dell’azienda per gli accordi conclusi, le provvigioni possono essere più consistenti e garantite solo alla stipula effettiva dei contratti.
Requisiti Morali e Professionali:
Entrambi gli agenti e i rappresentanti di commercio devono soddisfare determinati requisiti morali e professionali per poter esercitare legalmente l’attività. Questi requisiti possono includere un diploma di scuola secondaria di secondo grado ad indirizzo commerciale, una laurea in materie economiche e giuridiche, un’esperienza lavorativa di almeno due anni negli ultimi cinque, o il superamento di un corso professionale riconosciuto dalle autorità competenti.
Inoltre, in caso di società, i requisiti morali e professionali devono essere posseduti da tutti i legali rappresentanti dell’azienda. È importante che gli agenti e i rappresentanti di commercio rispettino questi requisiti per garantire la conformità legale e l’affidabilità nell’esercizio dell’attività.
Conclusioni:
In conclusione, la differenza fondamentale tra agente e rappresentante di commercio risiede nella natura della loro relazione con l’azienda mandante e nei poteri che hanno nel concludere contratti. Mentre l’agente agisce come intermediario nella ricerca di potenziali clienti e nella promozione della vendita dei prodotti o dei servizi dell’azienda, il rappresentante ha la facoltà di concludere contratti direttamente in nome e per conto dell’azienda.
Questa distinzione ha implicazioni significative sulle responsabilità contrattuali, sulla modalità di retribuzione e sui requisiti professionali necessari per svolgere l’attività. È importante comprendere queste differenze per poter scegliere la figura più adatta alle proprie esigenze commerciali e garantire una collaborazione efficace e remunerativa con l’azienda mandante.