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Oggetto del nostro intervento: Gas metano

Soggetti coinvolti: Distributore Locale, Precedente Fornitore, Fornitore 1

Descrizione:

Il Cliente, una coppia di anziani monoreddito, si rivolgono a noi dopo aver ricevuto dal Fornitore 1una richiesta totale, in un’unica soluzione di € 7183,00 a saldo di debiti accumulati inerenti alla fornitura di gas metano.

L’uomo, intestatario dell’utenza fa parte dei Clienti ereditati dal Fornitore 1, all’epoca dell’acquisizione del Precedente Fornitore.

Il Fornitore 1, dopo l’acquisizione, procede con la richiesta di rientro del debito in toto e dopo i primi dinieghi passa la pratica ad una agenzia di recupero crediti, con messa in mora, minaccia di distacco.

L’analisi e l’intervento:

Ricevuto il conferimento del mandato, SAGME srl procede all’analisi del materiale ed in breve interviene in due diverse direzioni.

  •  la messa in sicurezza immediata della fornitura di gas metano all’ utente
  •  l’analisi e l’intervento di tutela nei confronti della subentrata agenzia di recupero crediti.

Lo studio analitico della documentazione ricevuta e conseguente stesura degli atti necessari a ristabilire la vera dimensione del debito.

Una proposta alternativa concordata con il Cliente e sottoposta al creditore, SAGME srl scrive al creditore per bloccare l’azione di chiusura del misuratore del gas metano e insieme al Cliente propone un piano di rientro del debito.

Il risultato

  • il Cliente è ad oggi regolarmente in fornitura con un ns. Partner di fiducia al quale paga con regolarità le bollette.
  • il Fornitore 1 e la sua fiduciaria del recupero crediti, hanno sospeso qualsiasi iniziativa nei confronti del Cliente.

Oggetto del nostro intervento: Gas metano e Power

Soggetti coinvolti: Distributore Locale, Precedente Fornitore, Fornitore 1

Descrizione:

Il Cliente, libero professionista acquista un appartamento non locato da diversi anni.

Si rivolge a SAGME srl per la riattivazione delle utenze di gas metano ed energia elettrica.

Per la riattivazione della fornitura di gas metano si presentano problemi legati ad un pregresso debito del precedente proprietario.

Il Distributore Locale nega al fornitore la possibilità di riaprire il misuratore se non previa risoluzione del  suddetto debito col precedente fornitore.

L’analisi e l’intervento:

Ricevuto il conferimento del mandato, SAGME srl procede all’analisi del materiale ed in breve così interviene:

  • prepara una dichiarazione con la quale il Cliente certifica la sua totale estraneità alla precedente proprietà ed al contempo intima al Distributore Locale di provvedere sic et simpliciter alla riattivazione del misuratore del gas metano.

Il risultato

Il Cliente è ad oggi regolarmente in fornitura con un ns. Partner di fiducia al quale paga con regolarità le bollette.

Oggetto del nostro intervento: Gas metano e Power

Soggetti coinvolti: Distributore Locale, Precedente Fornitore, Fornitore 1

Descrizione:

Il Cliente, libero professionista acquista un appartamento non locato da diversi anni.

Si rivolge a SAGME srl per la riattivazione delle utenze di gas metano ed energia elettrica.

Per la riattivazione della fornitura di gas metano si presentano problemi legati ad un pregresso debito del precedente proprietario.

Il Distributore Locale nega al fornitore la possibilità di riaprire il misuratore se non previa risoluzione del  suddetto debito col precedente fornitore.

L’analisi e l’intervento:

Ricevuto il conferimento del mandato, SAGME srl procede all’analisi del materiale ed in breve così interviene:

  • prepara una dichiarazione con la quale il Cliente certifica la sua totale estraneità alla precedente proprietà ed al contempo intima al Distributore Locale di provvedere sic et simpliciter alla riattivazione del misuratore del gas metano.

Il risultato

Il Cliente è ad oggi regolarmente in fornitura con un ns. Partner di fiducia al quale paga con regolarità le bollette.

Oggetto del nostro intervento: Gas metano ed Energia

Soggetti coinvolti: Fornitore 1

Descrizione:

La Cliente, una signora anziana, prende in locazione un appartamento dove preventivamente, senza il suo avallo, il locatario uscente, provvedeva a volturare il suo contratto di energia e gas.

Ignara del fatto, riceve la prima fattura con una richiesta economica incongrua relativa alla pratica amministrativa detta di voltura.

La Cliente non ha mai firmato o dato consenso alcuno.

Fornitore 1 comincia a tempestarla di comunicazioni per il saldo della fattura.

L’analisi e l’intervento:

Ricevuto il conferimento del mandato, SAGME srl procede all’analisi del materiale ed in breve così interviene:

  • studio analitico della documentazione ricevuta e conseguente stesura degli atti necessari alla gestione del contenzioso.
  • messa in sicurezza della doppia fornitura mediante switch con fornitore accreditato SAGME srl.
  • contestazione puntuale ed analitica basata sui ricalcoli derivati dalle vigenti disposizioni dell’a.e.e.g.
  • contestazione della mai avvenuta accettazione della fornitura e di tutte le sue clausole accessorie.
  • SAGME srl invia per conto della cliente una Raccomandata al Fornitore 1 dove contesta quanto preteso.

Il risultato

Siamo in attesa delle comunicazioni Ufficiali.

Oggetto del nostro intervento: Gas metano ed Energia

Soggetti coinvolti: Fornitore 1

Descrizione:

I Clienti sono stati in fornitura con il Fornitore 1 nel periodo 2017 – 2018.

La Partita IVA, una lavanderia a gettoni multi pod, nel mese di dicembre 2018 riceve una fattura di conguaglio dei consumi di circa 19.500 €.

In tutti i casi i Clienti avevano l’offerta “vita mia” che comprende un costo di fornitura di gas metano ed energia elettrica non specificato, un canone mensile da pagare ed una ricarica/addebito mensile su un conto corrente virtuale che, in maniera quasi sistematica, al termine di ogni anno propone costi aggiuntivi al cliente finale.

Il ricalcolo delle fatture ai sensi di quanto esposto da SAGME srl evidenzia che i Clienti sarebbero stati in pari con i pagamenti delle forniture se fossero stati sul regime di tutela senza pagare i conguagli annui.

Il Fornitore 1 procede con la società di recupero del credito a richiedere il pagamento degli importi reclamati per intero.

L’analisi e l’intervento:

Ricevuto il conferimento del mandato, SAGME srl procede all’analisi del materiale ed in breve così interviene:

  • comunicare alla società di recupero del credito l’insussistenza di quanto vantato dal Fornitore 1 sui clienti finali.
  • il responsabile commerciale di area toscana del Fornitore 1 ed il direttore commerciale della stessa società contattano SAGME srl per poter giungere al riconoscimento del credito vantato.
  • SAGME srl evidenzia al Fornitore 1 la presenza di voci e di meccanismi usati dal venditore che non sono propriamente allineati con le regole del mercato energetico e di quello finanziario.

Il risultato

SAGME srl  e il Fornitore 1 concordano di transare sulle singole realtà:

  • 4500 € totali per la lavanderia multi pod.
  • 800 euro per il Cliente residenziale che già aveva firmato un piano di rientro con il Fornitore 1.
  • 200 euro per il Cliente residenziale che niente aveva prima pattuito con il Fornitore 1.

I Clienti finali approvano l’operazione di transazione e firmano il riconoscimento di debito saldando immediatamente l’importo.

Oggetto del nostro intervento: Gas metano

Soggetti coinvolti: Fornitore 1

Descrizione:

Il Cliente nel 2017 riceve una fattura dal Fornitore 1 avendo rescisso il contratto all’inizio dell’anno 2015 ed essendo in fornitura con altro fornitore.

  • la fattura in questione vale 39.317,50 euro.
  • il Fornitore 1 procede con la richiesta di recupero del debito a partire dal gennaio 2018.
  • il Cliente, prima di rivolgersi a SAGME srl  aveva più volte provato a contattare il Fornitore 1 e a risolvere la situazione per conto proprio con nessun risultato.

L’analisi e l’intervento:

Ricevuto il conferimento del mandato, in aprile 2018, SAGME srl procede all’analisi del materiale ed in breve interviene analizzando la posizione del Cliente sulla filiera di fornitura:

  • dialogando con e-distribuzione per la titolarità della fornitura (certificato storico dei fornitori sul punto) e ricalcolando gli importi addebitabili al Cliente sulla base del contratto realmente fissato con l’altro fornitore.
  • il caso viene normalmente definito “scippo dell’utenza”, quando un fornitore subentra sulla titolarità di una fornitura senza avere un contratto firmato.
  • il Cliente è in condizione di debolezza avendo delle forniture non interrompibili per la tipologia di utenza, ilFornitore 1 minaccia la sospensione o, ancor peggio, il rilascio del Cliente sul fornitore di ultima istanza con gravi conseguenze sul trattamento economico – finanziario.
  • si effettua uno studio analitico della documentazione ricevuta e conseguente stesura degli atti necessari a ristabilire la vera dimensione del debito, suddividendo il costo materia prima dagli altri servizi.
  • proposta alternativa concordata con il cliente e sottoposta al creditore.

Il risultato

Accordo tra il Cliente finale ed il Fornitore 1per il pagamento di euro 15.000,00 complessivi, a fronte di scrittura privata di transazione redatta tra SAGME srl e lo studio legale del Fornitore 1.

Oggetto del nostro intervento: Energia Elettrica e Gas metano

Soggetti coinvolti: Fornitore 1

Descrizione:

Il Cliente nel periodo 2007 – 2015  è in fornitura con il Fornitore 2 per la fornitura di energia elettrica;

  • il costo totale delle forniture addebitato dal Fornitore 2 vale € 130,744,03, di cui 73.997,24 € è quanto viene richiesto al Cliente.
  • il ricalcolo delle fatture ai sensi di quanto esposto da SAGME srl è pari a 92.457,12€.
  • il Cliente si rivolge a SAGME srl come consulente tecnico di parte nell’azione giudiziale già iniziata dal Fornitore 2 nei confronti del Cliente.
  • il CTU nominato dal giudice del tribunale di Milano attesta che il percorso di fatturazione eseguito dal Fornitore 2 è errato su tutto il periodo.
  • il giudice del tribunale di Milano emetterà sentenza qualora le parti non trovino un accordo entro la fine del mese di settembre pv.

L’analisi e l’intervento:

Ricevuto il conferimento del mandato, in aprile 2018, SAGME srl si adopera per:

  • simulare i corretti importi secondo il costo della materia prima definita dalla società fornitrice nelle condizioni tecnico – economiche e secondo le letture definite dal distributore nel corso del processo e secondo i confronti avuti con il ctu sul periodo 2007 – 2015, andando a ricostruire il database della regolazione del servizio nel periodo di processo.
  • sono state ricalcolate le fatture per ciascun mese di fornitura e confrontate con le elaborazioni del CTU, che ha più volte manifestato e scritto i propri errori di valutazione.
  • collaborato con lo studio legale nominato dal Cliente al fine di comprendere le norme del codice secondario della arera per far valere la richiesta di definizione dei consumi e di elaborazione puntuale dei costi (si ricorda che il calcolo puntuale porta a risultati notevolmente differenti dal calcolo del valor medio) che il CTU si rifiutava di fare.
  • cercare continuamente una ragionevole transazione con il fornitore al fine di evitare il percorso processuale.
  • definire il memorandum normativo per il riconoscimento dei danni dovuti agli errori di fatturazione.

Il risultato

Il giudice di Milano ha rinviato le parti al prossimo mese di luglio riservandosi la possibilità di definire una nuova CTU.
La transazione tra le parti vede il Cliente disponibile a riconoscere un valore di € 20.000 mentre eni richiede € 42.000.
Non si possono fornire dati specifici ed analisi approfondite visto che la procedura è in corso.